Arrivando a Santiago si è subito  calati in un’atmosfera mistica, conventi e chiese spuntano ogni dove così come  i pellegrini, alla fine del loro viaggio fisico e spirituale. La città vecchia  è interamente pedonale e ben si presta ad essere visitata. Percorrendo il  perimetro del centro storico  ammiriamo  il Convento di Sant’Agostino, il vecchio mercato con il suo porticato e la  piccola Chiesa di San Fiz. Oltrepassata l’università del ‘500 all’estremità di  piazza de Mazarelos si trova l’ultimo esemplare di porta di accesso alla città.
Addentrandosi nel centro tra  porticati e piccole piazze percorriamo Rua do Vilar al fondo della quale  abbiamo il primo impatto con la   Cattedrale di Santiago. All’altezza di Praza das Praterias,  facciamo ingresso al suo interno, l’impatto è forte, vuoi per la presenza di  pellegrini provenienti da ogni dove, vuoi per la sacralità e la secolare storia  che ricopre, vuoi per la sua imponenza…
Finemente adornata in ogni sua  parte, soprattutto nell’altare, ci fa sentire davvero piccoli piccoli. L’enorme  Incensario, che, azionato da molte persone, percorre l’intera navata, è davvero  impressionante. 
Usciti dalla Cattedrale ci  incanaliamo nella coda che confluisce alla Porta Santa per avere accesso alla  visita della tomba di San Giacomo, la coda è solo di 1 ora, siamo fortunati!!!
L’imponenza della Cattedrale è  ancor meglio visibile da Piazza do Obradorio, antistante ad essa, e tra  l’altro, sede del municipio. 
L’intero centro cittadino, molto  caotico, è un susseguirsi di piazzette, come Praza de San Martino o Praza de  Cervantes, vie pedonali come Rua do Franco o Rua de San Francisco ed antiche  Chiese come quella di San Francesco. I luoghi sacri si alternano a negozi e ristoranti,  tutto ciò che serve al corpo ed allo spirito di turisti e pellegrini.